il decreto anti-violenza..
Finalmente internet a casa!
Vorrei esprimere le mie opinioni sull’ultimo decreto anti-violenza emesso dal governo dopo i fatti di Catania. Nel “pugno-duro” annunciato e subito attuato, qualche errore è stato commesso. Innanzitutto, le autorità del governo hanno preso i provvedimenti senza consultare quelle del calcio. Perché non sedersi attorno ad un tavolo insieme a esponenti di Lega, Coni e presidenti delle società? Ha detto bene Zamparini: “Così come io non sono in grado di fare politica, loro non sono in grado di capire di calcio”. O qualcosa del genere.
E perché attorno allo stesso tavolo non aggiungere un posto per qualche esponente del mondo ultrà? Sì, ultrà. Forse non sarò politically correct, ma ultrà non è sinonimo di teppista. Certo, ce ne sono tanti di violenti fa gli ultrà, ma non sono la totalità. Buona parte del mondo ultrà vuol dire cori, canti, bandiere, sciarpate, goliardia, colori e passione. Tanta passione: la curva cuore pulsante del tifo è la vera anima del calcio.
E se aggiungessimo un altro posto al tavolo per accogliere esponenti delle forze dell’ordine? Ecco presenti tutti i soggetti interessati, governo, presidenti, forze dell’ordine, tifosi: diamo vita a un dialogo. Chissà che non serva a placare il clima di tensione fra chi va in curva e chi per lavoro è chiamato a garantire l’ordine pubblico. Sarà un’utopia?
Non bisogna inoltre criminalizzare l’intera categoria degli ultrà (una buona parte certamente sì), perché ci sono tifoserie e tifoserie. Alcune molto violente, altre più pacifiche o più tranquille. Lo dimostra il fatto che i disordini avvengono quasi sempre nelle solite città. In alcuni stadi si può andare a vedere la partita tranquillamente.
Allora perché non stiliamo una graduatoria delle tifoserie? Quelle più violente le puniamo, quelle più tranquille magari le premiamo. E le responsabilizziamo. Responsabilizziamo gli ultrà, almeno quelli più tranquilli, quelli che si possono “addomesticare”, con cui si può ragionare. Ce ne sono tanti.
Come punire i violenti? A parte con l’arresto o la diffida, con una pena...indiretta: penalizziamo le squadre…forse solo in questo modo qualcuno placherebbe i suoi bollenti spiriti..
Ora passo ai punti chiave del decreto.
1) IL PUBBLICO POTRA’ ENTRARE SOLO NEGLI IMPIANTI A NORMA
Per la serie “con le buone non si va da nessuna parte, ci voleva l’obbligo delle porte chiuse immediato per spronare i presidenti a mettere mano in fretta al portafoglio e adeguarsi al decreto Pisanu! Finalmente! Giusto provvedimento per gli impianti totalmente insicuri.. in quelli in parte a norma dovrebbero fare entrare gli abbonati..
speriamo si muovano ad ammodernare gli stadi!
2) SONO VIETATE LE VENDITE IN BLOCCO PER LE SQUADRE OSPITI E LE TRASFERTE ORGANIZZATE
Grande cavolata! così è più difficile seguire la squadra in trasferta per tutti (anche le famiglie!) e, soprattutto, per le forze dell’ordine è molto più facile gestire pulman di tifosi che arrivano insieme, piuttosto tifosi sparsi..e così è molto più facile che i tifosi ospiti arrivino a contatto con quelli di casa..
Come tirarsi la zappa sui piedi…
3) IN CARCERE CHI PORTA I RAZZI. REATO AD HOC PER CHI VIENE SORPRESO CON MAZZE FUMOGENI E BOMBE CARTA.
Giusto, purtroppo il lancio di oggetti è una delle cose più pericolose… Mi chiedo però perché quando vado in tribuna mi fanno levare i tappi alle bottiglie di plastica, poi in curva entrano con petardi e bombe carta…
4)DIVIETO ALLLE SOCIETà DI CALCIO DI INTRATTENERE QUALSIASI RAPPORTO CON I CLUB ORGANIZZATI
Altro errore. Innanzitutto perchè la parola “club” include anche i club di tifosi (come i vari “centro coordinamento club..”, che sono diversi dagli ultrà..nei club influiscono tifosi “normali”, grandi e piccini, famiglie, gente che va in tribuna, non per forza in curva…non c’entrano niente con gli ultrà. e perché vietare rapporti con gli ultrà organizzati, quando questi mantengano comportamenti corretti? gli ultrà comunque sono quelli che rimangono, nel bene e nel male, sempre accanto alla squadra…
ps: grande Vicenza, abbiamo vinto anche a Cesena e ora siamo a quattro punti dalla zona retrocessione…se penso a tre mesi fa che avevo cominciato a seguire il campionato di serie C per abituarmici all’idea..ora mi sembra un miracolo…
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